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In Italia vi sono numerose agevolazioni fiscali pensate per ridurre il peso delle tasse che grava sulle spalle di milioni di cittadini. Esistono decine di oneri deducibili dal reddito complessivo e centinaia di detrazioni d’imposta.
Nonostante deduzioni e detrazioni condividano lo stesso l’obiettivo, cioè quello di abbattere la pressione fiscale, non possono essere usati come sinonimi.
In questo articolo verranno esplicate le differenze che intercorrono tra queste due tipologie di agevolazione fiscale e presentati gli aiuti più interessanti e più utili per i cittadini italiani.
Cosa si intende per agevolazione fiscale?
Un’agevolazione è un aiuto volto a offrire una condizione vantaggiosa a chiunque esso sia destinato.
Parlando di agevolazioni fiscali si fa riferimento al trattamento di favore, riservato a determinati soggetti contribuenti, relativo al fisco. Di conseguenza, vengono applicate delle riduzioni sui tributi imposti e riscossi.
Questa modificazione di importi può avvenire sia sotto forma di deduzione fiscale che di detrazione fiscale.
Deduzione e detrazione in parallelo
Le agevolazioni fiscali permettono una riduzione del peso delle imposte in due fasi:
inizialmente, è possibile trarre vantaggio dalla deduzione fiscale, riducendo la base imponibile su cui avviene il calcolo delle imposte;
successivamente, dalla detrazione d’imposta, riducendo le imposte calcolate.
Deduzione e detrazione prevedono aiuti simili, ma fondamentalmente diversi tra loro. La deduzione prevede sconti applicati sul reddito e la detrazione applicati sulle imposte, che variano in base al reddito.
Il sistema in cui deduzione e detrazione vengono applicate è progressivo. Dunque, il calcolo finale di base imponibile e imposte al netto varia da individuo a individuo.
La deduzione fiscale
Il termine deduzione fiscale indica la possibilità di sottrarre certe spese sostenute nel corso dell’anno dai redditi posseduti dai soggetti passivi. In questo modo, al netto degli oneri deducibili, si ottiene la base imponibile o reddito complessivo.
La base imponibile sarà, poi, il valore sul quale avverrà l’applicazione delle aliquote IRPEF per permettere, così, il calcolo delle imposte dovute dal cittadino.
Le spese deducibili dal reddito di un cittadino sono numerose e tra esse rientrano:
i canoni, livelli e censi;
le spese mediche e di assistenza per soggetti portatori di handicap;
le rendite, i vitalizi o gli assegni periodici corrisposti al coniuge;
i contributi previdenziali ed assistenziali;
i contributi versati ai fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale;
le erogazioni liberali a favore di università ed enti di ricerca;
le erogazioni a favore di istituzioni religiose;
il 50% delle spese sostenute dai genitori adottivi durante le pratiche di adozione di minori stranieri;
Maggiori sono le spese deducibili, minore risulta la base imponibile.
La detrazione d’imposta
La detrazione d’imposta, come suggerisce il nome, è applicata sulle imposte calcolate e ha lo scopo di ridurle.
In seguito alla detrazione d’imposta, si ottengono le imposte nette, che costituiscono le imposte che il cittadino ha effettivamente a suo carico.
In Italia, le detrazioni fiscali in uso ammontano a più di 600. In generale, si possono portare in detrazione le spese sostenute per motivi di salute, per l’istruzione o per gli interessi sul mutuo della propria abitazione. Ogni spesa permette di beneficiare di un’agevolazione fiscale in misura diversa dalle altre.
Per buona parte delle spese scaricabili, la detrazione è prevista nella misura del 19%. Tra queste, vi sono spese di ogni tipo. Per esempio:
sanitarie;
veterinarie;
per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni;
per spese funebri;
per gli interessi passivi del mutuo;
per i canoni di locazione degli studenti universitari fuori sede;
per l’istruzione (universitaria e non universitaria);
per l’abbonamento ai mezzi pubblici;
per attività sportive per ragazzi;
Alcuni oneri risultano deducibili nella misura in cui l’interessato percepisca dei redditi. Altrimenti, le spese sono scaricabili attraverso la detrazione d’imposta.
è il caso del contributo per il riscatto della laurea. Questa spesa è detraibile al 19% dalle imposte dei percettori di reddito che hanno a carico l’interessato.
Inoltre, certe particolari spese diventano detraibili in seguito all’introduzione periodica dei cosiddetti “bonus”. Si tratta di iniziative di agevolazione fiscale aggiornate di anno in anno e che rispondono alle esigenze dei cittadini.
Per questi bonus sono previste detrazioni in misure che spesso superano il 19%. Tra i più diffusi vi sono:
ecobonus, con detrazione fino al 65%;
bonus ristrutturazioni e bonus facciate, con detrazione del 50%;
sismabonus, con detrazione tra 50% e 85%;
bonus mobili ed elettrodomestici, con detrazione del 50%;
bonus verde, con detrazione del 36%;
bonus sicurezza, con detrazione del 50%;
Superbonus, con detrazione al 90% (in riferimento all’anno 2023) e, in alcune eccezioni, al 110%.
È importante ricordare che le spese che si vogliono portare in detrazione devono essere state pagate con mezzi tracciabili: bonifico bancario, carta di credito o assegno, sia bancario che circolare.
Come dedurre e detrarre le spese
Per ottenere la deduzione o la detrazione delle spese sostenute nel corso dell’anno precedente, è necessario presentare i relativi documenti di spesa in concomitanza alla compilazione del modello 730 per la dichiarazione dei redditi, indicando l’importo da detrarre o dedurre nel prospetto di liquidazione.
È possibile effettuare la compilazione del modello online, grazie all’identità digitale fornita da SPID e CIE, oppure affidandosi a chiunque presti assistenza fiscale, come un CAF o un professionista, quale il commercialista.
La riforma fiscale 2023
Il disegno di legge del nuovo Governo propone una riforma fiscale che cerca di raggiungere una maggiore orizzontalità nel sistema progressivo italiano. Dunque, la pressione fiscale viene alleviata senza ricorrere necessariamente alle agevolazioni fiscali.
Inoltre, molte agevolazioni fiscali vengono tagliate, affinché vi sia una minore spesa pubblica. Infatti, la riforma è volta al risparmio da parte dello Stato, dato l’elevato costo nel mantenere centinaia di agevolazioni. Ciò significa che, riducendo il numero di detrazioni, saranno mantenute solo quelle misure che sono fondamentali per il benessere economico del contribuente.
Di quali agevolazioni approfittare?
L’aggiornamento annuale dell’elenco delle spese detraibili e deducibili permette al cittadino di valutare se sia il caso o meno di prendersi carico di spese importanti.
Spesso la mancanza di fondi frena gli individui ad intraprendere un particolare progetto. I benefici fiscali derivanti dalle agevolazioni potrebbero, però, essere l’occasione per affrontare finalmente queste spese con un margine di risparmio.
Alcune iniziative interessanti sono riservate alla categoria delle detrazioni d’imposta:
la detrazione per canoni di locazione ai giovani inquilini fino a 31 anni, che prevede una detrazione del 20% del canone d’affitto;
la detrazione prevista dal Bonus Sicurezza per installazione di sistemi di allarme e videosorveglianza, nonché l’installazione o rafforzamento di molti altri strumenti che prevengono l’irruzione nelle proprietà private, che prevede una detrazione del 50% della spesa;
la detrazione prevista dal Bonus Casa per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione, che prevede una detrazione del 50% per interventi di ristrutturazione, riqualificazione energetica e adeguamento sismico degli immobili;
la detrazione prevista dal Bonus Case Green per l’acquisto di una nuova abitazione che rientra in una classe energetica efficiente, che prevede una detrazione del 50% sull’importo dell’Iva da versare in compravendita.
Esistono moltissime iniziative che permettono di migliorare le proprie condizioni abitative e finanziarie, fornendo degli aiuti personalizzati. Prima di addentrarsi nel mare delle agevolazioni fiscali è, però, bene informarsi su quali sono le opportunità che ciascun incentivo può offrire e sull’impegno che sta dietro di esso.
Annamaria Malvestio ha studiato Finanza presso la Southern Denmark University. Ha iniziato la sua carriera nella finanza in Credem Banca ed attualmente è Junior Financial Analyst presso Intelligent Banker, dove aiuta i clienti a prendere scelte finanziarie intelligenti.