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Cosa troverai in questo articolo:
Quali prodotti restano irrinunciabili per gli italiani con l’inflazione.
Cosa rivelano i dati Istat 2024 sulle abitudini di spesa.
Come le famiglie affrontano i rincari mantenendo il loro stile di vita.
Stando alle statistiche Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento significativo nel settembre 2024, soprattutto in alcuni settori come alimentazione e servizi. Nonostante ciò, le famiglie italiane sembrano non voler rinunciare a determinati beni e servizi, continuando a mantenere le loro abitudini di acquisto anche di fronte all'inflazione. Questo comportamento, che riflette una forte resilienza nelle abitudini di spesa, solleva alcune domande su quali siano i prodotti irrinunciabili per gli italiani e come riescano a gestire i costi crescenti senza compromettere la qualità della loro vita.
In questo articolo analizzeremo le tendenze di spesa degli italiani tra il 2023 e il 2024, soffermandoci su alcuni prodotti chiave e offrendo consigli su come affrontare l'aumento dei prezzi con una gestione finanziaria oculata.
Aumenti nei prezzi al consumo in Italia nel 2024: c’è da preoccuparsi?
Nel corso del 2024,, sebbene l'inflazione abbia mostrato segnali di rallentamento con un calo al 12,5% nel corso dell'anno, i prezzi dei beni alimentari hanno continuato a crescere, registrando un +0,7%, nel comparto alimentare, seppur a un ritmo più contenuto. A settembre 2024, l’aumento dei prezzi per il cosiddetto "carrello della spesa" è stato dell’1,0% rispetto al +0,6% del mese precedente.
Questo incremento è stato principalmente trainato da alimenti non lavorati come frutta e verdura fresche e, in particolare, dalla carne bovina, i cui prezzi sono saliti a settembre del 2,2% su base annua, con un ulteriore incremento del 0,3% rispetto al mese precedente.
Anche altre categorie di beni e servizi, come il settore ricettivo e della ristorazione, le bevande alcoliche e il tabacco, l’abbigliamento e le calzature, hanno registrato aumenti significativi. Tuttavia, questi rincari non sembrano scoraggiare i consumatori italiani, i quali, storicamente, dimostrano una forte fedeltà alle loro abitudini di spesa. La percezione comune è che alcuni prodotti siano semplicemente troppo importanti per essere eliminati dal bilancio familiare, nonostante l’inflazione.
Aumenti dei prezzi e abitudini di spesa degli italiani
L’Istat ha confermato che, nonostante l’aumento dei prezzi, i consumatori italiani continuano a mantenere le proprie abitudini di spesa per alcuni beni e servizi essenziali.
Nel 2023, circa 2 italiani su 3 (60-80%) hanno proseguito senza cambiamenti nell’acquisto di cibi, bevande, articoli per la cura e l'igiene personale, visite mediche ed accertamenti preventivi e carburante. Anche settori come l'abbigliamento e le calzature, così come i viaggi e le vacanze, hanno mantenuto una domanda stabile, con rispettivamente il 47% e il 33% degli italiani che hanno confermato livelli di acquisto invariati, nonostante i rincari. In ciascuno di questi ambiti, tra l'1% e il 5% dei consumatori ha addirittura aumentato la spesa in quantità o qualità rispetto all’anno precedente, quando i prezzi erano più contenuti.
Questa resilienza è particolarmente notevole se si considerano gli aumenti di prezzo tra il 2022 e il 2023: +10% per prodotti alimentari e bevande analcoliche, +1,6% per i servizi sanitari, +3% per abbigliamento e calzature, +3,5% per i trasporti, e un consistente +7% per i servizi ricettivi e di ristorazione (con un’influenza diretta sui costi di viaggi e vacanze). Questi dati suggeriscono che molti italiani considerano questi beni e servizi come irrinunciabili, tanto da riorganizzare il proprio piano di spesa mensile pur di continuarne l'acquisto.
Spese per consumi delle famiglie
Un altro dato interessante riguarda l'aumento della spesa media mensile delle famiglie italiane, che è passata da 2.625 euro nel 2022 a 2.738 euro nel 2023, con una previsione di ulteriore crescita nel 2024. Come si può vedere dal grafico, questa tendenza positiva è stato costante nell’ultimo decennio, con un aumento graduale del 10% circa dal 2014, nonostante la battuta d’arresto del 2019 dovuta alla pandemia.

Anche se gli italiani si trovano a fronteggiare costi più elevati, la spesa familiare continua a crescere, segno di una capacità di adattamento e di una gestione finanziaria che consente di mantenere uno stile di vita relativamente stabile.
Consigli per affrontare l’aumento dei prezzi
Per continuare a permettersi quei prodotti di cui non si vuole fare a meno, nonostante il caro prezzi da cui sembra difficile sfuggire, ecco una lista di accorgimenti facili a cui si può prestare attenzione. Seguendoli, si può risparmiare denaro o ritagliare una maggiore disponibilità economica, così da organizzare al meglio le proprie finanze:
Pianificare una lista della spesa consapevole: Evitare gli acquisti impulsivi e concentrarsi su ciò che è davvero necessario.
Approfittare delle offerte: Cercare prodotti in promozione o optare per marchi meno conosciuti ma di buona qualità, soprattutto nel settore alimentare.
Programmare la spesa: Acquistare prodotti non deperibili in grandi quantità durante le promozioni o quando i prezzi sono più bassi.
Confrontare i prezzi online: Utilizzare piattaforme digitali per confrontare i prezzi e trovare le migliori offerte.
Acquistare all’ingrosso: Dove possibile, comprare in quantità maggiori per risparmiare a lungo termine.
Ridurre le spese non essenziali: Valutare una riduzione temporanea delle spese per abbigliamento o intrattenimento.
Aumentare i risparmi: Destinare una parte della disponibilità mensile ad un conto risparmi per far fronte agli aumenti futuri senza sacrificare i prodotti essenziali. Si può leggere di più su come creare e migliorare conti deposito e fondi di riserva qui.
Valutare la possibilità di un prestito: Se si ha bisogno di maggiore liquidità per mantenere gli acquisti abituali senza stressare troppo il bilancio familiare, si possono valutare le opzioni di prestito online disponibili, che potrebbero offrire una soluzione temporanea per gestire l’aumento dei costi.
Conclusione
Nonostante l’inflazione e gli aumenti dei prezzi, gli italiani continuano a mantenere le proprie abitudini di spesa, dimostrando una notevole resilienza. Prodotti essenziali come alimenti, carburante e servizi sanitari rimangono irrinunciabili, e i consumatori riorganizzano le proprie finanze personali per affrontare i costi crescenti.
Con una gestione finanziaria attenta, è possibile contrastare l’aumento dei prezzi. Pianificare la spesa, approfittare delle offerte e ridurre le spese non essenziali sono accorgimenti semplici ma efficaci per mantenere un equilibrio economico. Anche in tempi di inflazione, con qualche strategia mirata, si può continuare a gestire le finanze senza sacrificare ciò che conta di più.

Annamaria Malvestio ha studiato Finanza presso la Southern Denmark University. Ha iniziato la sua carriera nella finanza in Credem Banca ed attualmente è Junior Financial Analyst presso Intelligent Banker, dove aiuta i clienti a prendere scelte finanziarie intelligenti.