Le 10 economie più green al mondo

In questo articolo, si esplorano le dieci economie più green al mondo, con Estonia, Lussemburgo e Germania tra i leader nella sostenibilità. Si evidenzia anche l'impegno dell'Italia nel migliorare l'accesso ai servizi essenziali, come acqua potabile e strutture sanitarie adeguate, oltre ai progressi nel settore delle energie rinnovabili e della bioeconomia. Infine, si analizzano i prodotti finanziari eco-friendly in Italia, che incentivano comportamenti sostenibili e accelerano la transizione verso un'economia più verde.

Negli ultimi anni, l'Europa si è affermata come leader globale nella transizione verso un'economia green, con l’obiettivo di diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Questo è il risultato di un impegno costante da parte dei paesi scandinavi, che dimostrano quanto la ricchezza e una buona governance siano cruciali per ottenere alti livelli di performance ambientale, fattori che li portano costantemente ai vertici delle classifiche di sostenibilità. In generale, i paesi europei tendono a ottenere buoni risultati, e nell'Indice di Performance Ambientale (EPI) del 2024, una classifica globale delle "nazioni green", occupano tutte le prime 20 posizioni.

Secondo Eurostat, nel 2020 il 2,3% del PIL dell'Unione Europea proveniva dall'economia ambientale, un dato destinato a crescere. Questo riflette il legame tra ricchezza, buona governance e prestazioni ambientali. L'articolo analizza le performance delle economie più sostenibili al mondo, concentrandosi sui dieci leader nella sostenibilità secondo l'EPI 2024, con un focus speciale sull'Italia, che si distingue in maniera unica nel panorama green europeo, e sul ruolo dei prodotti finanziari eco-friendly nella transizione.

Cosa significa che un paese è green?

Un paese "green" è definito da diversi fattori: l'impatto della produzione economica sull'ambiente, l'adozione di energie rinnovabili, l'efficienza delle politiche di riduzione delle emissioni, l'uso di tecnologie sostenibili e la conservazione delle risorse naturali. Un'economia green riduce l'inquinamento e le emissioni di CO2, promuovendo una crescita sostenibile a lungo termine, concentrandosi su energie rinnovabili, riciclo e bioeconomia.

Le nazioni più green del mondo nel 2024

L'Indice di Performance Ambientale (EPI) 2024 misura la salute ambientale e la vitalità degli ecosistemi in base a fattori come l'uso di energie rinnovabili, la riduzione delle emissioni di gas serra e la protezione della biodiversità. Ecco i primi dieci paesi più green del mondo nel 2024:

  1. Estonia (Punteggio: 75,3/100)
    Estonia è al primo posto nell’EPI 2024, diventando il primo paese dell'Europa orientale a raggiungere questo traguardo. Negli ultimi dieci anni, l'Estonia ha ridotto le sue emissioni di gas serra del 40%, grazie alla transizione dalle centrali a scisto bituminoso a fonti rinnovabili come l’energia eolica, solare e la biomassa. Il paese vanta un’infrastruttura digitale avanzata, con il 100% dei contatori elettrici intelligenti, che accelera la transizione. Inoltre, l'Estonia si classifica settima a livello globale per la conservazione della biodiversità, con il Parco Nazionale Lahemaa come esempio principale.

  2. Lussemburgo (Punteggio: 75,0/100)
    Il Lussemburgo si posiziona al secondo posto, eccellendo nella vitalità degli ecosistemi con oltre il 55% del territorio protetto. Il paese è anche leader mondiale nella gestione delle acque reflue, mantenendo alte prestazioni ambientali complessive.

  3. Germania (Punteggio: 74,6/100)
    La Germania si classifica terza grazie alla rapida espansione delle energie rinnovabili, che ha portato a una riduzione delle emissioni di gas serra del 20% nell’ultimo decennio. Con oltre il 30% del territorio e delle acque protette, la Germania è anche leader nella conservazione della biodiversità e nella gestione dei rifiuti solidi.

  4. Finlandia (Punteggio: 73,7/100)
    La Finlandia continua a ottenere buoni risultati, ricavando il 40% della sua energia da fonti rinnovabili, inclusi bioenergia ed energia eolica. Con obiettivi climatici ambiziosi che puntano a ridurre le emissioni del 60% entro il 2030, la Finlandia rimane un attore chiave nell'economia green globale.

  5. Regno Unito (Punteggio: 72,7/100)
    Il Regno Unito si classifica quinto, con una rete forte di aree protette marine e terrestri. È l’unico paese dell’EPI ad avere aree marine protette che coprono oltre il 30% della sua giurisdizione oceanica. Tuttavia, recenti cambiamenti nelle politiche climatiche hanno sollevato dubbi sulla capacità del Regno Unito di mantenere lo slancio nella decarbonizzazione.

  6. Svezia (Punteggio: 70,5/100)
    La Svezia rimane un leader della sostenibilità, con oltre il 54% della sua energia proveniente da fonti rinnovabili. Il paese punta a zero emissioni nette entro il 2045 e ha introdotto una delle tasse sul carbonio più alte al mondo, che ha stimolato l'innovazione tecnologica verde in diversi settori.

  7. Norvegia (Punteggio: 70,0/100)
    La Norvegia si posiziona settima grazie alla sua impressionante quota di energia rinnovabile e alla diffusione su larga scala di veicoli elettrici: il 50% delle nuove immatricolazioni di auto è elettrico. La Norvegia rimane inoltre uno dei maggiori produttori di energia idroelettrica al mondo e punta a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030.

  8. Austria (Punteggio: 69,0/100)
    L'Austria si distingue per la sua rete di trasporti pubblici avanzata, l'alto tasso di riciclo e l’impegno nella pianificazione urbana sostenibile, che contribuiscono alla sua ottava posizione nell’EPI 2024. Vienna, una delle città più sostenibili al mondo, ha fissato ambiziosi obiettivi per diventare carbon neutral entro il 2040.

  9. Svizzera (Punteggio: 68,0/100)
    La Svizzera eccelle nell'agricoltura sostenibile, nella gestione dei rifiuti e nella protezione della biodiversità. Il paese è leader nell'efficienza energetica e punta a ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 50% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

  10. Danimarca (Punteggio: 67,9/100)
    La Danimarca chiude la top 10, trainata dai suoi ambiziosi obiettivi sulle energie rinnovabili e dal forte focus sull'energia eolica. La Danimarca è anche leader nello sviluppo urbano green e punta a diventare carbon neutral entro il 2050.

Italia: un impegno crescente verso la sostenibilità

L'Italia, pur non rientrando tra le prime economie più green al mondo, ha fatto notevoli progressi in termini di sostenibilità negli ultimi anni. Secondo l’Indice di Performance Ambientale (EPI) del 2024, l'Italia si colloca al primo posto in Europa e al secondo nel mondo per l'accesso a strutture sanitarie adeguate e acqua potabile pulita, con un punteggio impressionante di 98,2 su 100. Questo sottolinea l’impegno del paese nel migliorare i servizi essenziali per la salute e la qualità della vita, componenti cruciali della sostenibilità ambientale.

A partire dal 2024, secondo i dati riportati da Eurostat, l'Italia si posiziona al terzo posto in Europa per energie rinnovabili e biocarburanti, dopo Germania e Francia, e al secondo posto tra i primi dieci paesi più sostenibili – come si può vedere nel grafico (ad eccezione di Svizzera e Regno Unito, i cui dati non sono disponibili).

Combustibili rinnovabili Italia

Questo risultato è sostenuto dalle eccellenti prestazioni dell'Italia nel settore delle energie rinnovabili: l'Italia vanta il secondo contributo più alto al consumo finale lordo di energia geotermica, superata solo dall'Islanda, e supera tutti i primi dieci paesi più sostenibili in questo ambito. Inoltre, si aggiudica anche il secondo posto in Europa per il fotovoltaico solare, il quarto per il solare termico e l'energia idroelettrica, e il quinto per l'energia eolica onshore. Nel 2022, le energie rinnovabili hanno coperto circa il 20% della produzione energetica nazionale.

Nel 2019, l'Italia è stata anche la prima in Europa a introdurre programmi di educazione sul cambiamento climatico, dimostrando un approccio proattivo nella sensibilizzazione ambientale.

Tuttavia, restano delle sfide nel ridurre la dipendenza del Paese dai combustibili fossili, specialmente nei settori dei trasporti e nelle aree urbane altamente inquinate. L'Italia ha fatto notevoli progressi nell'agricoltura biologica e nell'adozione di pratiche agricole sempre più sostenibili, contribuendo a circa il 10% della bioeconomia europea e diventando la terza più grande bioeconomia in Europa. Inoltre, ha migliorato le sue performance nel riciclo, settori che stanno creando nuove opportunità di lavoro. Le politiche che promuovono le energie rinnovabili e la mobilità sostenibile stanno accelerando la transizione del Paese verso un'economia più green.

Accelerare la transizione: prodotti finanziari eco-friendly in Italia

In Italia, una delle strade più innovative per accelerare la transizione verso un'economia green è rappresentata anche dai prodotti finanziari eco-friendly. Diversi istituti di credito hanno sviluppato carte di credito e di debito e altri strumenti finanziari progettati per incoraggiare comportamenti sostenibili:

  • BCC: Carta realizzata con materiali biodegradabili e compostabili.

  • Credem: Carte in PVC riciclato, che riducono l’impatto ambientale.

  • Postepay: Prepagata biodegradabile, pensata per ragazzi tra i 10 e i 17 anni.

  • Intesa Sanpaolo: Carte di pagamento in PVC riciclato, che promuovono l’uso di materiali sostenibili.

  • UniCredit: Una carta che devolve il 3 per mille per iniziative di salvaguardia del Mar Mediterraneo.

  • Banca Etica: Finanzia progetti di sostenibilità ambientale e sociale.

Questi prodotti finanziari, insieme a prestiti agevolati per interventi di efficienza energetica, come l'installazione di pannelli solari o il miglioramento dell'isolamento domestico, aiutano a combinare benefici economici e sostenibilità ambientale.

Conclusione

L'Europa continua a guidare la transizione globale verso un'economia green, spinta da politiche ambiziose e investimenti nelle energie rinnovabili. Tuttavia, anche i paesi leader mostrano lacune significative. Nessun paese ha superato il punteggio di 80 nell'Indice di Performance Ambientale (EPI) 2024, il che dimostra che la strada verso una vera sostenibilità è ancora lunga. Anche le nazioni al top, infatti, hanno margini di miglioramento nella gestione delle aree protette e nella riduzione dei gas serra.

Mentre l'Europa si avvia verso il suo obiettivo di neutralità climatica entro il 2050, paesi come l’Italia dimostrano che progressi significativi sono possibili. La crescita dell'economia ambientale e i prodotti finanziari eco-friendly stanno aiutando a velocizzare la transizione. La sfida futura sarà quella di accelerare ulteriormente gli sforzi per raggiungere gli obiettivi climatici del 2030 e oltre.

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