Contenuto
Cosa troverai in questo articolo:
Definizione di strumenti derivati.
Principali tipologie di strumenti derivati.
Statistiche, esempi pratici, cenni storici sugli strumenti derivati.
Così come la comprensione del ciclo economico, degli effetti della recessione e della crescita, e dell’impatto dell’inflazione sono concetti essenziali per avere una visione completa di come funziona l'economia e di come essa possa influenzare la finanza personale, anche gli strumenti derivati sono fondamentali da conoscere. Questi strumenti, come opzioni, futures, forwards e swap, pur non essendo sempre evidenti nelle decisioni quotidiane, giocano un ruolo cruciale nel mondo finanziario, influenzando le dinamiche globali e avendo potenziali impatti indiretti su larga scala.
Ad esempio, i derivati vengono utilizzati da aziende e istituzioni per gestire rischi legati ai tassi di interesse, ai prezzi delle materie prime e alle valute. Queste decisioni, a loro volta, possono riflettersi nelle condizioni economiche generali, influenzando così anche le nostre scelte finanziarie quotidiane. Per capire quanto spesso i derivati siano presenti nel nostro quotidiano, basta pensare a quando:
Si leggono o si ascoltano notizie economiche e i derivati sono menzionati.
Le banche stanno aumentando l'uso di derivati per proteggersi dalle oscillazioni dei tassi di interesse.
Gli investitori privati usano opzioni e futures per speculare o coprirsi da perdite:
Ho acquistato un'opzione put per proteggere il mio portafoglio dalla possibilità di un ribasso delle azioni.
Le aziende stabilizzano i costi delle materie prime e fanno uso di derivati; ad esempio, una compagnia aerea può utilizzare futures sul petrolio per bloccare il prezzo del carburante e proteggersi dalle fluttuazioni dei costi.
Si ha un mutuo a tasso variabile, e si sente parlare di strumenti derivati come gli swap sui tassi di interesse, utilizzati per trasformare il tasso variabile in tasso fisso.
Ma cosa significa effettivamente usare i derivati? In questo articolo scoprirai in dettaglio questo argomento complesso, capendo cosa sono e come funzionano.
Cosa sono gli strumenti derivati?
Stando alla definizione di Borsa Italiana, gli strumenti derivati sono strumenti finanziari il cui valore dipende ("deriva") dal valore di un'altra attività finanziaria o reale (attività sottostante), nota anche come "underlying asset". Le attività sottostanti possono avere natura finanziaria (come titoli azionari, tassi di interesse e di cambio, indici) o reale (come il caffè, il cacao, l'oro, il petrolio, ecc.).
In pratica, i derivati permettono di fare scommesse sul futuro valore di queste attività o di proteggersi dai cambiamenti dei prezzi. Ad esempio, se si pensa che il prezzo dell'oro salirà, si può usare un derivato per guadagnare (o semplicemente evitare perdite) se il prezzo aumenta.
I derivati sono strumenti finanziari molto popolari. Infatti, secondo i dati più recenti dell'ESMA (European Securities and Markets Authority, ovvero l'autorità europea per i mercati finanziari), il valore totale dei contratti derivati nel mercato dell'UE è aumentato del 29% tra la fine del 2020 e la fine del 2022, passando da 244 trilioni di euro a 314 trilioni di euro. Inoltre, a dimostrazione di quanto sia complesso questo settore, l'ESMA ha pubblicato il numero totale di scambi e il volume totale tra il 1° gennaio 2024 e il 30 giugno 2024. Questo periodo include 270 tipi diversi di derivati scambiati, come derivati su azioni (contratti legati al valore delle azioni), derivati su tassi di interesse (legati ai tassi di interesse), derivati su materie prime (legati a cose come oro o petrolio) e quote di emissione (legati ai permessi per le emissioni di gas serra).
Diversi tipi di derivati
Anche se i derivati di base sono pochi, come futures, opzioni, forward e swap, esistono molte variazioni e combinazioni di questi strumenti che portano a una vasta gamma di prodotti derivati. Una delle principali caratteristiche che porta all'esistenza di centinaia di derivati diversi è il luogo in cui vengono negoziati, che li divide in due grandi categorie:
Derivati negoziati sui mercati regolamentati: contratti le cui caratteristiche sono standardizzate e definite dall'autorità del mercato su cui vengono negoziati. In Italia, il mercato regolamentato degli strumenti derivati è denominato IDEM ed è gestito da Borsa Italiana S.p.A. Un esempio di derivati negoziati su questo mercato sono i futures sull'indice FTSE MIB, che permettono agli investitori di scommettere sull'andamento dell'indice principale della borsa italiana.
Derivati over-the-counter (OTC): contratti negoziati bilateralmente fuori dai mercati regolamentati, in cui i contraenti possono liberamente stabilire tutte le caratteristiche dello strumento. Un esempio di derivati OTC in Italia sono i contratti swap su tassi di interesse, dove due parti si accordano privatamente per scambiarsi pagamenti periodici basati su tassi di interesse differenti.
A che cosa servono i derivati?
Le principali finalità associate alla negoziazione di strumenti finanziari derivati sono le seguenti:
Copertura di posizioni (hedging): proteggere il valore di una posizione da variazioni indesiderate nei prezzi di mercato.
Speculazione: realizzare un profitto basato sull'evoluzione attesa del prezzo dell'attività sottostante.
Arbitraggio: sfruttare un momentaneo disallineamento tra l'andamento del prezzo del derivato e quello del sottostante.
Come funzionano i derivati?
Il funzionamento dei derivati varia a seconda del tipo di strumento e del mercato in cui vengono negoziati. In generale, i derivati regolamentati offrono maggiore trasparenza e sicurezza, mentre i derivati OTC offrono maggiore flessibilità ma comportano maggiori rischi di controparte.
Per utilizzare i derivati in modo efficace, è fondamentale comprendere i rischi associati e le strategie di gestione del rischio. L'uso prudente dei derivati può aiutare a stabilizzare i costi, proteggere gli investimenti e sfruttare opportunità di mercato.
I principali strumenti derivati in breve
Esistono diverse tipologie di strumenti derivati. Ecco un elenco dei principali:
Futures: contratti che impegnano le parti a concludere una transazione a una data futura, con il prezzo del sottostante stabilito al momento della negoziazione.
Esempio: Un agricoltore vende futures sul grano per assicurarsi un prezzo fisso al momento del raccolto.
Forward: simili ai futures, ma negoziati OTC e con termini personalizzabili.
Esempio: Due aziende si accordano per scambiarsi una certa quantità di petrolio a un prezzo fisso tra sei mesi.
Opzioni: contratti che conferiscono un diritto (ma non un obbligo) all'acquisto (call) o alla vendita (put) di una determinata attività entro una certa data a un prezzo stabilito.
Esempio: Un investitore acquista un'opzione call su azioni Apple, sperando che il prezzo delle azioni salga oltre il prezzo di esercizio.
Swap: contratti che prevedono lo scambio di flussi periodici tra le parti contraenti definiti in relazione a tassi di interesse, valute o altre attività.
Esempio: Una società con un mutuo a tasso variabile stipula uno swap per pagare un tasso fisso e ricevere un tasso variabile.
Uno strumento popolare: i Credit Default Swap (CDS)
Si tratta di contratti in cui una parte vende protezione e si impegna a rimborsare la controparte in caso di default di un terzo soggetto.
Esempio: Un investitore acquista un CDS per proteggersi dal rischio di fallimento di un emittente obbligazionario.
Se "CDS" non risulta un nome nuovo è perché sono stati contratti molto usati e con ruolo fondamentale nella crisi del 2008. Infatti, molte banche ed istituzioni finanziarie avevano acquistato CDS come “assicurazione” per proteggersi dal fallimento dei mutui subprime, prestiti concessi a persone con basso merito creditizio e che venivano impacchettati in strumenti complessi chiamati Collateralized Debt Obligations (CDO). Quando i mutui subprime sono andati in default, i CDO hanno perso gran parte del loro valore, e le banche che avevano venduto CDS, collegati ai CDO, hanno dovuto pagare enormi somme di denaro, portando al fallimento di grandi istituzioni come Lehman Brothers e contribuendo al crollo finanziario globale. Puoi leggere di più sulla crisi del 2008 qui.
Quali strumenti derivati influenzano il costo di un prestito?
L'uso dei derivati da parte delle istituzioni finanziarie può influenzare indirettamente il costo di un prestito personale o di un finanziamento per i privati. Le banche e le finanziarie utilizzano spesso strumenti derivati, futures e swap sui tassi di interesse, per proteggersi dalle oscillazioni dei tassi di interesse. In pratica, questi strumenti permettono alle banche di prevedere meglio quanto pagheranno per prendere in prestito denaro e, di conseguenza, di offrire prestiti ai consumatori a condizioni più stabili.
Per esempio, se una banca prevede che i tassi di interesse saliranno, potrebbe usare un derivato per bloccare un tasso fisso, garantendo così che i propri costi non aumenteranno. Questo può tradursi in prestiti con tassi di interesse più stabili e prevedibili per i clienti, anche se i tassi di mercato aumentano. D'altra parte, se i mercati finanziari sono volatili o rischiosi, le banche potrebbero trovarsi a dover pagare di più per proteggersi da questi rischi, e questo costo aggiuntivo potrebbe essere trasferito ai clienti attraverso tassi di interesse più alti sui prestiti.
Per chi è alle prime armi con la finanza, è importante capire che le decisioni delle banche riguardo l'uso dei derivati possono influenzare quanto pagherai per un prestito. Essere informati su queste dinamiche aiuta a comprendere meglio le condizioni dei prestiti che vengono offerti e a fare scelte più consapevoli per la propria situazione finanziaria.
Conclusione
In sintesi, i derivati sono strumenti finanziari complessi e versatili che svolgono un ruolo cruciale nei mercati finanziari globali. Attraverso futures, opzioni, forward e swap, gli investitori e le aziende possono gestire i rischi, stabilizzare i costi e speculare sui movimenti dei prezzi delle attività sottostanti. La loro capacità di essere personalizzati e combinati in molteplici modi li rende adatti a soddisfare una vasta gamma di esigenze finanziarie. Tuttavia, è fondamentale comprendere i rischi associati all'utilizzo di questi strumenti, come dimostrato dalla crisi finanziaria del 2008, dove il legame tra strumenti complessi come i CDO e i CDS ha avuto conseguenze devastanti.
Inoltre, l'uso dei derivati da parte delle istituzioni finanziarie può influenzare indirettamente il costo dei prestiti per i consumatori. Essere consapevoli delle decisioni prese dalle banche riguardo l'uso dei derivati può aiutarti a comprendere meglio le condizioni dei prestiti che ti vengono offerti e a fare scelte finanziarie più consapevoli. Usati in modo prudente, i derivati possono essere strumenti potenti per proteggere e ottimizzare gli investimenti, ma richiedono sempre una gestione attenta e una buona comprensione delle loro implicazioni.
Annamaria Malvestio ha studiato Finanza presso la Southern Denmark University. Ha iniziato la sua carriera nella finanza in Credem Banca ed attualmente è Junior Financial Analyst presso Intelligent Banker, dove aiuta i clienti a prendere scelte finanziarie intelligenti.